Intossicazioni alimentari. Cos’è la SEU e come si manifesta - Food Safety Lab

01 Set 2017 | Scritto da  Food Safety Lab
Intossicazioni alimentari. Cos’è la SEU e come si manifesta

Il consumo di specialità gastronomiche tipiche è un’occasione piacevole per apprezzare la storia del territorio. Tuttavia si stima un’incidenza non trascurabile di intossicazioni alimentari contratte sia durante villeggiature sia durante pic nic all’aperto.

Per evitare che un lieto evento diventi un incubo, è bene informarsi su quali cibi possono essere consumati in tutta tranquillità e quali, invece, è meglio evitare.

Ad esempio, il consumo di carni poco cotte, latte crudo e suoi derivati può provocare gravi malattie a causa della presenza di batteri nocivi come l’Escherichia coli produttore di vero-citotossine o shigo tossine. È consigliabile quindi consumare alimenti trattati termicamente e astenersi dal consumo di prodotti crudi o poco cotti. Inoltre è essenziale che venga rispettata la catena del freddo dei prodotti deperibili.

Recentemente sono balzati agli occhi della cronaca gravi episodi di intossicazione alimentare diagnosticati come Sindrome Emolitica Uremica (SEU), una malattia rara grave che si manifesta in forma acuta e che se non riconosciuta e non trattata tempestivamente può provocare il decesso del paziente.

La SEU si può presentare in due forme diverse: la forma Tipica e quella Atipica.

La SEU Tipica è preceduta da diarrea (spesso emorragica ed accompagnata da vomito, pallore, debolezza) ed è causata da un'infezione intestinale. Alcuni ceppi del batterio Escherichia Coli, producono una tossina (vero-citotossina o shiga-tossina) che danneggia la parete intestinale provocando colite emorragica; successivamente la tossina diffonde nel circolo ematico ove si realizza un danno al rivestimento della parete dei vasi sanguigni, che determina l'aggregazione delle piastrine con conseguente formazione di trombi e ostruzione dei vasi. I globuli rossi si rompono urtando i trombi (emolisi) con conseguenti danni a livello renale e cerebrale. La forma tipica colpisce prevalentemente i bambini ed è tra le principali cause di insufficienza renale acuta nei primi cinque anni di vita. Nell'80% dei casi guarisce, prevalentemente senza alcun esito (50%) o con anomalie urinarie minori (proteinuria e/o microematuria 20-25%). Nel 15-20% dei casi residua un'insufficienza renale di grado variabile. Può causare morte nel 3% dei casi per complicanze neurologiche. La forma tipica, proprio perché originata da un'infezione batterica, non si ripresenta più nel corso della vita del paziente.

La SEU Atipica (aSEU) rappresenta almeno il 30% dei casi di SEU. Ha solitamente una prognosi più severa di quella tipica, è una malattia più complessa e spesso evolve verso l'insufficienza renale cronica con necessità di trattamento dialitico. I sintomi della forma atipica sono analoghi a quelli della tipica, con un andamento meno burrascoso ma in ultimo una prognosi più sfavorevole e una probabilità di persistenza di insufficienza renale cronica molto più elevata. La aSEU è caratterizzata da frequenti episodi di recidiva, sia prima che dopo il trapianto renale. Per tale motivo è indispensabile instaurare una prevenzione delle recidive nel tentativo di prevenire la progressione del danno renale sul rene nativo o sul rene trapiantato.

Metodi avanzati di biologia molecolare permettono la rapida identificazione dei casi sospetti, non solo a livello diagnostico ma anche preventivo su alimenti a rischio come carni, latte e derivati, succhi e verdure.

Food Safety Lab

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