Fipronil. Cos’è e come mai sono state trovate uova contaminate - Food Safety Lab

15 Set 2017 | Scritto da  Food Safety Lab
Fipronil. Cos’è e come mai sono state trovate uova contaminate

Negli ultimi giorni è allerta Fipronil nelle uova e negli ovo prodotti.

Il Fipronil è un insetticida usato in veterinaria per sterminare pulci, pidocchi, zecche e acari degli animali domestici sui quali si utilizza in basse concentrazioni (9,8 %) mentre è vietato su animali inseriti nella filiera alimentare.

Si tratta infatti di una molecola termostabile e quindi non degradabile attraverso alte temperature di cottura. Il principio attivo di questa sostanza (flucianobenpirazolo) agisce sul sistema nervoso centrale dell’insetto, bloccando il passaggio di ioni e causando un’ipereccitazione dei nervi e dei muscoli dell’animale. Il veleno assunto dall’insetto non causa una morte immediata; la sua azione sull’insetto è abbastanza blanda ma molto efficace. Se questo insetticida viene utilizzato negli allevamenti di galline può contaminare sia le uova che la carne del pollame.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il Fipronil è “moderatamente tossico”. Se si mangia un uovo contaminato non succede nulla ma la situazione può diventare preoccupante se vengono consumati in modo continuativo non solo uova ma anche ovo prodotti (creme, dolci, maionese, pasta all’uovo etc.) per 7-10 giorni. In questo caso, infatti, i sintomi iniziano a coinvolgere il sistema nervoso con tremolii alle mani, sonnolenza e reattività ridotta arrivando persino a convulsioni, problemi alla tiroide o ai reni.

I sintomi possono comparire subito ma anche dopo alcune ore o alcuni giorni, dipende dalla quantità ingerita e dal soggetto che la ingerisce.

La dose massima di Fipronil riscontrata sino ad ora nelle uova contaminate è di 1,2 mg per chilo, mentre la dose giornaliera accettabile è stimata in 0,01 mg per chilo corporeo. Vale a dire che un individuo di 70 chili potrebbe assumere al massimo 0,7 mg di Fipronil in 24 ore per non accusare disturbi (l’equivalente di poco più di mezzo chilo di uova contaminate), o anche che non si dovrebbero consumare più di 7 uova nell’arco di 24 ore.

Com’è finito il Fipronil nelle uova finora sequestrate?

Pare che ci sia finito in modo del tutto accidentale durante la disinfestazione dei locali degli allevamenti. Una prassi illegale, considerato che l’impiego di Fipronil in qualunque forma è vietato in tutti gli stabilimenti dove vengono allevati animali destinati alla catena alimentare, anche sotto forma di disinfettante per la pulizia dei locali stessi.

La responsabilità delle uova contaminate da tale sostanza riguarda per primi i produttori che trattano le ovaiole con insetticidi, antiparassitari e antibiotici che vengono assorbiti dagli animali ed entrano nella catena alimentare, in secondo luogo i distributori che devono controllare i prodotti prima della commercializzazione. Un ruolo importante lo rivestono anche le autorità nazionali che sono obbligate a fare controlli a campione per verificare l’eventuale presenza di sostanze proibite o sopra certi limiti. Nel caso in cui vengano riscontrate anomalie, le autorità hanno il dovere di comunicare prontamente i dati raccolti al sistema di allerta comunitario che provvede all’immediato ritiro dei prodotti irregolari.

Che tipo di analisi è possibile condurre?

Nel nostro laboratorio l’analisi del fipronil viene effettuata attraverso estrazione con approccio “Quechers dispersive” e determinazione in GC-MS/MS.

La tecnica analitica GC-MS/MS combina le caratteristiche della cromatografia gas-liquido con la spettrometria di massa per l’identificazione dei più svariati analiti presenti in matrici complesse. Mentre la GASCROMATOGRAFIA permette di separare le componenti volatili in un campione, il MS aiuta il frammento le componenti e le identifica in base alla loro massa.

Le applicazioni della GC/MS sono molto ampie e riguardano sia l'identificazione di sostanze sconosciute sia l'analisi di sostanze in tracce.

Le caratteristiche di questa tecnica sono: velocità, semplicità, sensibilità, richiesta di poco campione e grande potere di separazione.

Food Safety Lab

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